December 19, 2023

Meccanismo molecolare e nuovi approcci farmacologici per la sindrome nefrosica ereditaria resistente agli steroidi

Meccanismo molecolare e nuovi approcci farmacologici per la sindrome nefrosica ereditaria resistente agli steroidi

Si consiglia di consultare il proprio medico per verificare la disponibilità di altri trattamenti. Alcuni farmaci interferiscono con la trasmissione neuro-muscolare e devono essere evitati nei pazienti con MG. Fra questi gli antimalarici, gli antireumatici clorochina, colchicina, alcune classi di antibiotici tra cui macrolidi, tetracicline, chinolonici ed aminoglicosidi, alcuni antiaritmici, le benzodiazepine, la somministrazione per via endovenosa di magnesio (utilizzo in gravidanza per le crisi ipertensive). Alcuni pazienti possono raggiungere una remissione completa e in un’elevata percentuale di casi è possibile ottenere un ottimo controllo clinico con una terapia a basso dosaggio. Anche l’interferone β, utilizzato nella cura della sclerosi multipla, può causare artiti infiammatorie. L’interleuchina 2 e l’aldelsleuchina (che appartengono alla classe delle citochine) utilizzati come terapia nei melanomi maligni e nei carcinomi metastatici renali possono indurre artite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante e sindrome di Reiter (20).

  • In alcune persone possono tuttavia causare arrossamento o bruciore agli occhi, secchezza oculare, vista sfocata e una maggiore lacrimazione.
  • Ci sono anche alcune evidenze legate al possibile sviluppo di infezioni toraciche come la polmonite nei soggetti affetti da broncopneumopatia ostruttiva (BPCO), aspetto che vale la pena di essere discusso con il medico.
  • Se gli occhi sono sani, possono vedere senza problemi sia di notte, quando fa buio, sia quando splende il sole.
  • Cara lettrice, le consiglio di rivolgersi ad un esperto di nutrizione sensibile ed esperto in adolescenti che sappia educarla all’educazione alimentare.

Antibiotici Alcuni preparati possono comportare problemi visivi, bruciori e talvolta anche ipersensibilità alla luce. Tuttavia se si manifestano questi sintomi, si consiglia di consultare il proprio medico. In caso contrario, nel corso del trattamento, potrebbe essere consigliabile di evitare di mettersi alla guida di veicoli o eseguire altre attività. In caso di ipersensibilità alla luce, è consigliabile di indossare un buon paio di occhiali da sole per rilassare gli occhi. Tra le miopatie indotte da farmaci sicuramente vanno annoverate quelle indotte da statine, fibrati e dall’acido nicotinico con un’incidenza che si attesta tra l 0,1 e il 5% dei pazienti che ne fanno uso. Le miopatie sono disturbi muscoloscheletrici generalmente caratterizzati da miaglia, debolezza muscolare e rigidità che possono svilupparsi in maniera regionale, prossimale o generalizzata (66).

Come si assume il cortisone e come agisce?

Consultare il proprio ginecologo, dal momento che è possibile cambiare il prodotto prescritto. Una volta letto il foglio illustrativo fornito con il medicinale che si assume, non interromperne la cura senza aver prima consultato il proprio medico. OBIETTIVO Studiare l’efficacia dell’inibizione del TNF-α combinata con la terapia steroidea per SJS/TEN e identificare i potenziali biomarcatori. CONTESTO Le terapie steroidee sistemiche per la sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson syndrome, SJS) e per la necrolisi epidermica tossica (toxic epidermal necrolysis, TEN) sono state messe in discussione a causa dei benefici limitati. È ancora da chiarire se l’inibizione del fattore di necrosi tumorale (tumor necrosis factor, TNF)-α fornisce un approccio migliorativo per la cura di queste patologie. Nella pratica clinica del fisioterapista è necessario considerare la possibilità di trovarsi difronte a problemi muscoloscheletrici indotti da farmaci.

È stato sviluppato per il trattamento delle malattie da deperimento, in particolare per i pazienti che perdono forza e massa ossea [40 ]. Riduce la libido maschile e la fertilità e viene utilizzato per ridurre i livelli elevati di T, l’ipersessualità maschile, il cancro alla prostata, la pubertà precoce, le condizioni della pelle e dei capelli dipendenti dagli androgeni (come acne, irsutismo, calvizie femminile) e nella terapia ormonale transgender. Il ciproterone è relativamente ben tollerato, ma i pazienti possono sviluppare ipogonadismo, infertilità, osteoporosi, ingrossamento del seno, ginecomastia, obesità, affaticamento, depressione, carenza di vitamina B12 e ridotta attività dei glucocorticoidi.

Cortisone: che cos’è e perché si utilizza?

Il prednisone (Deltacortene®, Lodotra®) è un glucocorticoide sintetico ad azione intermedia, ampiamente utilizzato nella terapia di infiammazioni gravi, malattie autoimmuni, reazioni di ipersensibilità e rigetto di trapianto. Quattro volte più potente del cortisolo, il prednisone è usato in dosi variabili; la dose da 5 mg è considerata il fabbisogno giornaliero nell’adulto. Gli antiandrogeni comprendono un gruppo relativamente ampio di composti che interferiscono con la normale attività biologica di T e sono stati proposti vari meccanismi per la loro funzione.

L’uso continuo di finasteride per un massimo di sei mesi è necessario per ridurre un ingrossamento della prostata, ma gli effetti possono durare fino a dodici mesi dopo l’interruzione del farmaco. Entrambi i composti sono indicati anche nella calvizie maschile, nella crescita eccessiva dei capelli e nella Clenbuterolo terapia ormonale transgender. Gli effetti avversi comuni includono un aumento del rischio di cancro alla prostata di alto grado a causa dell’effetto di riduzione dell’antigene prostatico specifico (PSA), disturbi gastrointestinali, vertigini, mal di testa, ginecomastia e disfunzioni sessuali [ 111].

Gli ormoni sono sostanze naturalmente presenti nell’organismo, fondamentali per regolarne le funzioni. Sono liberati nel circolo sanguigno da ghiandole che sono dette endocrine, perché riversano i loro prodotti all’interno dell’organismo, diversamente da quelle esocrine, per esempio quelle sudoripare, che secernono all’esterno. “Tali importanti traguardi sono stati raggiunti grazie al contributo del personale medico, infermieristico e data managers delle Unità di Trials Clinici delle Reumatologie di Modena e Reggio Emilia coordinate dalle dottoresse Mariagrazia Catanoso e Federica Lumetti”, conclude il prof. Salvarani. Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l’unica arma per contrastarlo resta l’educazione sanitaria e l’orientamento dei cittadini… Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio “Survey of registered pharmacy professionals 2019” del…

Dal momento che la casa farmaceutica ha fornito le informazioni supplementari richieste, la suddetta condizione è decaduta il 4 luglio 2008. L’assunzione del cortisone può causare ipokaliemia soprattutto in associazione con alcuni diuretici, insonnia, capogiri, emicrania, aumento dell’appetito, provocare un accumulo di liquidi, alterare la risposta agli anticoagulanti riducendo in particolare la risposta ai cumarinici. Sono state osservate anche euforia, insonnia, variazioni dell’umore, alterazioni della personalità, depressione grave, e manifestazioni psicotiche vere e proprie.

Gli indici ematici di risposta al trattamento da monitorare con attenzione sono i valori di transaminasi ed i livelli di IgG. Non è richiesto il monitoraggio dell’assetto autoanticorpale, che peraltro è soggetto a modificazioni anche sostanziali nel corso degli anni (9). Il rientro nella norma sia delle transaminasi che delle IgG entro i primi 6 mesi di trattamento rappresenta l’obiettivo terapeutico ottimale, associato ad una prognosi eccellente, con ridotto rischio di progressione della malattia epatica (10).

Il farmaco è ben tollerato e gli effetti collaterali più comuni sono rappresentati da una sensazione di bruciore transitoria o irritazione nel sito di applicazione. I siti trattati non devono essere esposti alla fototerapia per evitare l’iperpigmentazione cutanea. Alcuni studi hanno sottolineato che le ricadute sarebbero generate in aree di infiammazione ben delimitate del sistema nervoso centrale. Attraverso la captazione del mezzo di contrasto l’esame di risonanza magnetica (RM) eseguita in occasione delle ricadute può mostrare, e spesso capita, la presenza di nuove lesioni attive nel cervello, oppure la riattivazione o l’aumento di dimensioni di quelle vecchie. Purtroppo si conosce molto poco su ciò che scatena la formazione di queste aree e quali sono i meccanismi che regolano il livello di recupero. Per fortuna i trattamenti disponibili hanno dimostrato la loro capacità di ridurre di circa un terzo il numero e la gravità degli attacchi nelle persone con SM recidivante-remittente.